Innanzitutto è un obbligo di legge!?
Come non ha senso pulire un pavimento con acqua sporca non è nemmeno logico far funzionare una caldaia con filtri intasati e residui di combustione. Il buon senso, però, a volte non è sufficiente a convincere i più restii sull’ importanza di mantenere la propria caldaia in condizioni di massima efficienza, allora è dovuta intervenire la Legge.
In base al tipo di impianto, infatti, sono indicati gli intervalli di tempo tra un controllo e quello successivo, così da ottenere un buon livello generale di manutenzione. In questo modo si avvia un circolo virtuoso, che ha come fine il risparmio energetico e la riduzione dell’inquinamento.
Per di più, se non si pulisce regolarmente la propria caldaia si può andare incontro a possibili incidenti, purtroppo le cronache di tutti i giorni sono piene di brutte storie dovute a disfunzioni dell’impianto di riscaldamento. Si pensa allora alla sfortuna ma il più delle volte sono situazioni evitabili, basta effettuare la semplice manutenzione ordinaria.
Il tecnico di fiducia, in occasione della pulizia, provvederà a controllare con cura ogni parte della caldaia, segnalando per tempo eventuali problemi. Potrà, poi, misurare i fumi di combustione in modo da sapere a quale temperatura bruciano e quanto inquinano.
Così è più facile mantenere dei buoni parametri di efficienza e ottenere un immediato risparmio dei consumi.
Per tenere nota di tutti gli interventi di manutenzione della caldaia e dei risultati delle analisi dei fumi, dal 2014 è stato istituito un nuovo libretto per la caldaia. In più dal 2017 tutto deve essere inserito nel Criter (catasto regionale degli impianti termici della regione Emilia Romagna) dal tecnico, che per operare deve essere iscritto alla Camera di Commercio.
Sembra ovvio ma era necessario fare ordine in un ambito dove il “fai da te” rischiava di mettere seriamente in pericolo persone e edifici.
Quindi, affidatevi solo a veri professionisti, noi di Azzurro gas abbiamo a cuore la vostra sicurezza.